Ciolos, cittadini Ue domandano biologico ogm-free
- giovedì, 11 aprile 2013, 13:01
- Biologico, Dalla UE, Primo Piano
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Nel biologico i cittadini europei “ricercano un’agricoltura e un’alimentazione senza Ogm, senza residui di pesticidi o di sostanze chimiche. Sono sempre più interessati a prodotti naturali locali e stagionali e auspicano che il biologico sia un’agricoltura più avanzata in materia di sostenibilità rispetto a quella convenzionale”. Sono i primi risultati indicati dal commissario all’agricoltura Dacian Ciolos emersi dalla consultazione pubblica su quanto i cittadini europei si attendono dai prodotti bio.
La consultazione pubblica sul biologico “sembra confermare in modo netto – ha indicato ancora il commissario all’agricoltura Dacian Ciolos – che “sugli Ogm e sulle sostanze chimiche utilizzate a monte e a valle della produzione, le attese dei cittadini sono molte elevate”. E ha aggiunto: “La questione delle soglie di tolleranza o ancora quella relativa all’autorizzazione di certe sostanze dovranno essere esaminate da vicino. E questo perché di più in più il biologico concerne dei prodotti trasformati”. Ciolos è consapevole quindi “per integrare questa nuova realtà la sfida da affrontare è considerevole sia dal punto di vista economico che istituzionale”. Il commissario si è espresso oggi in occasione della riunione del Comitato consultivo europeo per la filiera biologica in cui sono presenti i 27 Stati membri, i produttori, le cooperative, le Ong. La consultazione pubblica sulla revisione del settore presso i 500 milioni di cittadini europei ha avuto un grande successo – ha poi spiegato – con “oltre 45mila risposte al questionario messo a punto da Bruxelles a cui si aggiungono 1.600 proposte e idee inviate spontaneamente da cittadini e associazioni. Per Ciolos quindi, “le attese sono elevate e questo richiede scelte molto chiare”. Cosa fare? “Passare – spiega – ad una nuova fase per il biologico e per la regolamentazione europea in questo settore, senza cambiare solo al fine di cambiare, ma per migliorare la legislazione, renderla più efficace, più adatta alla nuova realtà, garantendo la credibilità a lungo termine del settore”. (ANSA)
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