Natale: Cia, meno brindisi (-2%) ma quasi tutti tricolori
La crisi ridurrà del 2% il numero dei brindisi che saranno comunque nazionali nel 95% dei casi. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, sottolineando che tra Natale e Capodanno gli italiani faranno saltare in aria 76 milioni di tappi per una spesa di circa 500 milioni di euro, con una crescente attenzione al prezzo. In un’ottica di costante risparmio, si privilegerà la fascia di bottiglie compresa tra i 5 e i 10 euro. Il 69% delle bollicine verrà stappato in casa mentre il 31% in locali e veglioni, informa la Cia, e a prevalere sarà lo spumante dolce (58%), seguito dal secco e brut (37%), mentre lo champagne raccoglie appena il 5% delle preferenze. In questo periodo le vendite toccheranno il picco dell’anno con il 70% di acquisti. Bene anche all’estero, dove voleranno 150 milioni di bottiglie di spumante tricolore su una produzione complessiva di quasi 400 milioni di bottiglie l’anno; un successo trascinato dal prosecco che, solo tra gennaio e settembre, ha fatto segnare un incremento del 27% in volume, per un valore di 260 milioni di euro pari a circa 700 mila ettolitri.
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