Freddo e neve: conto salato per l’agricoltura
- lunedì, 5 marzo 2018, 11:43
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L’ondata di freddo che ha investito l’Italia non ha risparmiato il mondo agricolo e il conto è estremamente salato
E’ presto per quantificare i danni ma l’Alleanza Cooperative Agroalimentari stima che le piogge gelate e le intense nevicate degli ultimi giorni abbiano causato in Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Veneto danni per 500 milioni di euro.
Il maltempo ha bruciato oltre il 30% della produzione orticola, il peso della neve ha fatto collassare il 15% delle serre. Diffusi i disagi negli allevamenti: il gelo ha danneggiato le condutture che portano acqua agli abbeveratoi, lo stress da freddo ha ridotto la produzione di latte ovino e caprino di oltre il 20%, in alcune zone è stato difficoltoso il ritiro del latte fresco e si sono impennati i costi per l’energia sostenuti dalle imprese.
A rischio, denuncia Coldiretti, sono oltre il 35% degli alberi da frutta già in fiore per il gennaio insolitamente caldo, in particolare si temono ricadute per kiwi, albicocco, pesco e ciliegio, e ancora – ricorda Confagricoltura - non si conoscono gli effetti dell’ondata di freddo sui vigneti, già stressati da una estate torrida.
Gli effetti del gelicidio sulla circolazione stradale hanno poi ostacolato le consegne di prodotti deperibili e rallentato le esportazioni verso i Paesi del nord Europa.
Ai danni si sommano le speculazioni. Una volta di più si assiste all’aumento dei prezzi al dettaglio, non sempre giustificati. Le primizie hanno già registrato i primi rincari e il gelo che non ha risparmiato Liguria e toscana molto probabilmente ci regalerà un 8 marzo con mimose a prezzi da record
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