I cervi delle Foreste Casentinesi per ripopolare le aree protette serbe
- mercoledì, 24 gennaio 2018, 10:29
- Ambiente, Primo Piano
- Commenta

SONY DSC
Una delegazione di specialisti - di cui facevano parte anche Dragan Gacic, della Faculty of Forestry dell’università di Belgrado, coordinatore per conto del ministero Agricoltura e foreste serbo del programma, e Bostjan Pokorny, del dipartimento di Ecologia forestale (Forest Ecology) dell’università di Lubiana - ha visitato in questi giorni l’area protetta.
Gli accordi, che coinvolgeranno, a fianco del Parco, i ministeri competenti di Serbia e Slovenia, prevedono la cattura e il trasferimento di venti esemplari di cervo all’anno nell’arco di un triennio. Le spese connesse saranno interamente a carico delle istituzioni competenti per i territori di destinazione.
“Le foreste che questi ungulati andranno a popolare, cinque parchi nazionali giovani ma molto ricchi e diversificati, vedono una notevole presenza di lupi – ha detto Luca Santini, presidente del Parco - La nostra popolazione di cervo, costituita da un nucleo abbastanza stabile di circa 2500 individui, ha maturato dei meccanismi di adattamento al grande predatore che impediscono venga messa a repentaglio la sopravvivenza del suo nucleo più sano. Rappresentano quindi la scelta migliore per il territorio balcanico. L’area protetta è lieta di estendere i suoi ambiti di azione oltre i confini nazionali, partecipando alla voglia di riscatto della Serbia dopo gli anni della guerra, nel contesto di un sempre maggiore inserimento in quella dimensione europea che gli è connaturata”.
foto di G.Giacomini
Scrivi un commento
Utilizza gravatar per personalizzare la tua immagine