Macchine agricole, mercato “dinamico” nel 2017
- venerdì, 26 gennaio 2018, 10:53
- Meccanizzazione, Primo Piano
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Il mercato mondiale delle macchine agricole registra nel 2017 un andamento nettamente positivo, sia pure con percentuali di incremento assai diverse da Paese a Paese. Alla crescita formidabile di India e Cina, che nei primi nove mesi dell’anno segnavano un incremento nelle vendite di trattrici rispettivamente del 19% e del 33%, e che si presume a fine anno abbiano superato il tetto rispettivamente di 600 mila e 500 mila unità, si affiancano le ottime performance del mercato russo (+20% a settembre) e del Brasile (+11%), mentre il mercato Usa si attesta a fine anno su un incremento del 4,5% in ragione di oltre 220 mila trattrici immatricolate, un dato molto positivo per un Paese che già vanta un elevato livello di meccanizzazione e presenta le dinamiche tipiche dei mercati maturi. L’Europa, che ha visto nel 2016 un numero totale di 165 mila trattrici immatricolate, stimava nel mese di novembre un incremento complessivo compreso fra il 2 e il 3%, una percentuale destinata a incrementarsi nel bilancio di fine anno per l’impennata delle immatricolazioni verificatasi nel mese di dicembre. In vista dell’entrata in vigore della Mother Regulation – la nuova normativa europea che a partire dal gennaio 2018 introduce nuovi criteri per le omologazioni – le industrie di settore hanno infatti adottato iniziative di marketing più spinte per collocare sul mercato gli stock di macchinario già prodotto e quindi non conforme alle nuove regole. L’accelerazione imposta dall’imminente applicazione della Mother Regulation appare più evidente in quei Paesi che hanno i maggiori volumi di mercato: in attesa dei dati finali per l’intera rosa dei Paesi Europei, le immatricolazioni appaiono in netta crescita in Germania, che nel consuntivo d’anno segna un incremento del 19,3% (a fronte di 33.700 unità), in Spagna, che segna un aumento dell’8% (12 mila) e soprattutto in Italia, che consegue un incremento straordinario pari al 23,8% in ragione di 22.700 trattrici immatricolate. Il dato nazionale sulle trattrici viene rafforzato da quello sulle trattrici con pianale di carico (motoagricole) che segna +24,4% (963 unità), mentre incrementi più contenuti si sono avuti per le tipologie di macchine meno interessate dalla Mother Regulation, vedi le mietitrebbiatrici (+2%, per 350 unità) e i rimorchi (+1,4%, per 9.377 unità). “L’incremento delle immatricolazioni è dunque frutto della forzatura imposta dalla nuova normativa – ha spiegato il Presidente della federazione italiana dei costruttori FederUnacoma Alessandro Malavolti nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina a Bruxelles presso il Parlamento Europeo – e non deve essere interpretato come il segnale di una clamorosa e inaspettata ripresa del mercato”. “Tuttavia – ha aggiunto Malavolti – all’interno di questo dato esorbitante riteniamo vi sia una quota attribuibile ad una ripresa spontanea del mercato, favorita dall’entrata a regime dei fondi europei PSR, che finanziano fra l’altro l’acquisto di mezzi meccanici, e dagli incentivi INAIL per l’acquisto di macchine con elevati standard di sicurezza”. “Al di là delle ‘fiammate’ determinate dai fattori normativi e quindi esterne rispetto alla regolare dinamica di domanda e offerta – ha concluso Malavolti – si deve puntare ad un sistema di incentivi semplificato e modulato sulle caratteristiche di ogni singolo Paese, e si deve assicurare continuità nell’erogazione degli incentivi, perché il mercato ha bisogno di stabilizzarsi su tassi di ricambio del parco macchine costanti e garantiti sul lungo periodo”.
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